lunedì 4 aprile 2011

5.9.11 LEON - HOSPITAL DE ORBIGO km.38


Sveglia alle 6 e colazione caffè latte burro pane e marmellata non sono in un hotel ma al rifugio SANTA MARIA DE CARBAJAL e grazie agli hospitaleros; sono dei volontari che sacrificano le loro vacanze, vengono da diversi paesi per gestire questi rifugi e bisogna dire che sono sempre gentili e disponibili .
Dopo un'abbondante colazione prendo il cammino con Kevin si esce da Leon passando davanti la Cattedrale per poi attraversare il ponte romano di SAN MARCOS si continua sino ad arrivare alla periferia della città che è sempre poco rilassante e a volte non vi sono indicazioni sufficienti, oggi le conchiglie sui marciapiedi ci sono ( nelle grandi città si usa il simbolo della conchiglia per indicare al pellegrino la via ).
TROBAJO DEL CAMINO primo sobborgo subito fuori Leon con le case che sembrano grotte o meglio case coperte di terra e intanto Kevin si perde ancora per strada.
VIRGEN DEL CAMINO secondo abitato il sentiero si divide in due a destra si continua al lato della statale, a sinistra invece più lungo s'inoltra nella tranquillità selvaggia del luogo io scelgo questo se anche più lungo.

Il mio programma oggi è di percorrere al meno 40 km anche per recuperare il giorno di sosta a Leon pertanto penso di tirare diritto sino a HOSPITAL DE ORBIGO senza fermarmi a VILLAR DE MAZARIFE come suggerisce la guida, qui mi fermo solo a un negozio di alimentari per dei panini, l'acqua alla fontana e la frutta si trova in abbondanza lungo i sentieri, ci sono piante di melo ma si raccolgono solo quelle cadute dalla pianta, altri 10 km sotto il sole e una strada tutta diritta che rende il percorso allucinante.
Sento che il cammino mi sta svuotando di tutte le energie giorno per giorno e allo stesso tempo cresce la mia forza interiore, ed è anche vero che il cammino lo si deve fare da soli se vuoi veramente ascoltare te stesso.

Sono quasi le quattro del pomeriggio e finalmente intravvedo il campanile di HOSPITAL DE ORBIGOS ( il paese prende questo nome perché una volta vi era un ospedale per pellegrini ) unico punto di riferimento in una pianura spoglia di qualsiasi civiltà.
Per entrare in paese si attraversa l'ennesimo ponte romano ma questo è il più lungo del cammino con le sue 20 arcate misura 300 m. appena restaurato, non ce la faccio più, chiedo per il RIFUGIO PARROQUIAL per fortuna mi dicono mancano solo 100 m.,

L'Hospitalera mi accoglie con molta cortesia ma anche con grande stupore quando vede dalla credenziale che ho percorso 40 km. come non lo si vedesse in faccia.
Sono distrutto, assetato avevo finito l'acqua, affamato, organizzo le idee vi è una cucina nel rifugio ho un pacco di spaghetti nello zaino metto a bollire l'acqua, nel frattempo faccio una doccia che mi rigenera un po , butto la pasta ( hg.200 ) la condisco con dell'olio e mi sento già meglio dopo aver camminato 10 ore.



























































































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